Il violino della salvezza

Il violino della salvezza
Salvo Bilardello

Libromania, pubblicato nel Luglio 2020
352 Pagine

Ogni anno a Trieste si tiene la Barcolana, la storica regata velica internazionale. In città sono giorni di festa, ed è proprio in questa occasione che vengono commessi due brutali omicidi. Un noto avvocato e un famoso notaio vengono uccisi, e quest'ultimo in particolare è stato marchiato con le lettere NN. L'indagine è subito affidata al commissario De Stefano, che si è da poco trasferito a Trieste, che però anche avendo analizzato le prove e interrogato i sospettati, brancola nel buio.
La situazione si complica, perché altri due omicidi vengono commessi, e sui corpi ancora il marchio NN.
De Stefano è in difficoltà, gli uomini assassinati erano tutti ben in vista e proprio per questo la stampa è alle costole.
Ma capire quale elemento accomuna la vittime è un'impresa ardua. Che si tratti di un serial killer? O invece c'è qualcuno che ha un piano ben in mente?

Il violino della salvezza è il vincitore del Premio Fai viaggiare la tua storia 2020, pubblicato il 14 luglio da Libromania.
Il romanzo inizia lentamente, ma proseguendo con la narrazione diventa ben presto molto appassionante. Si hanno due piani temporali. Il presente, in cui seguiamo il corso dell'indagine di De Stefano. E un passato che parte dal 1938, quando Trieste, attonita e inerte, assiste all'arrivo delle leggi razziali. Ed ecco che l'umanità entra nell'oscurità. Ci sono passaggi che mi porterò dentro, che mi hanno toccato e segnato, e anche commosso.
E in tutto questo la musica, le note dolci e delicate del violino, strumento di cui sono innamorata, che fanno da sottofondo alla vicenda. E mai come in questo caso la musica è speranza.
"Appena iniziai a suonare, non pensai più a nulla. Le note uscivano dal mio violino liberamente. La musica era la medicina dei miei mali. Quella sera, quello strumento era la mia speranza, il violino della salvezza."

I personaggi di questo romanzo, principali o secondari che siano, sono tutti caratterizzati con intensità e cura.
A partire dal commissario, che è un uomo innamoratissimo tanto della sua compagna quanto del suo lavoro. Non si lascia sopraffare dalla pressione mediatica intorno a lui, e anche quando non sa più da che parte guardare, dimostra determinazione e caparbietà.

La narrazione è molto scorrevole e ho apprezzato molto la costruzione dell'indagine e il colpo di scena finale.
Un autore che non conoscevo, ma che consiglio a tutti di scoprire, specialmente agli amanti del thriller!

Il violino della salvezza
Salvo Bilardello

Libromania, pubblicato nel Luglio 2020
352 Pagine

Ogni anno a Trieste si tiene la Barcolana, la storica regata velica internazionale. In città sono giorni di festa, ed è proprio in questa occasione che vengono commessi due brutali omicidi. Un noto avvocato e un famoso notaio vengono uccisi, e quest'ultimo in particolare è stato marchiato con le lettere NN. L'indagine è subito affidata al commissario De Stefano, che si è da poco trasferito a Trieste, che però anche avendo analizzato le prove e interrogato i sospettati, brancola nel buio.
La situazione si complica, perché altri due omicidi vengono commessi, e sui corpi ancora il marchio NN.
De Stefano è in difficoltà, gli uomini assassinati erano tutti ben in vista e proprio per questo la stampa è alle costole.
Ma capire quale elemento accomuna la vittime è un'impresa ardua. Che si tratti di un serial killer? O invece c'è qualcuno che ha un piano ben in mente?

Il violino della salvezza è il vincitore del Premio Fai viaggiare la tua storia 2020, pubblicato il 14 luglio da Libromania.
Il romanzo inizia lentamente, ma proseguendo con la narrazione diventa ben presto molto appassionante. Si hanno due piani temporali. Il presente, in cui seguiamo il corso dell'indagine di De Stefano. E un passato che parte dal 1938, quando Trieste, attonita e inerte, assiste all'arrivo delle leggi razziali. Ed ecco che l'umanità entra nell'oscurità. Ci sono passaggi che mi porterò dentro, che mi hanno toccato e segnato, e anche commosso.
E in tutto questo la musica, le note dolci e delicate del violino, strumento di cui sono innamorata, che fanno da sottofondo alla vicenda. E mai come in questo caso la musica è speranza.
"Appena iniziai a suonare, non pensai più a nulla. Le note uscivano dal mio violino liberamente. La musica era la medicina dei miei mali. Quella sera, quello strumento era la mia speranza, il violino della salvezza."

I personaggi di questo romanzo, principali o secondari che siano, sono tutti caratterizzati con intensità e cura.
A partire dal commissario, che è un uomo innamoratissimo tanto della sua compagna quanto del suo lavoro. Non si lascia sopraffare dalla pressione mediatica intorno a lui, e anche quando non sa più da che parte guardare, dimostra determinazione e caparbietà.

La narrazione è molto scorrevole e ho apprezzato molto la costruzione dell'indagine e il colpo di scena finale.
Un autore che non conoscevo, ma che consiglio a tutti di scoprire, specialmente agli amanti del thriller!
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